Il laboratorio di una pasticceria è un po’ una “terra di
mezzo”… nel senso che non è un luogo aperto al pubblico dove chiunque può
entrare e raccontarti i fatti suoi tipo un negozio di alimentari ( 25 anni di
esperienza nel campo mi hanno fatto capire che il più delle volte il cliente non
vuole solo comprare dei carciofi ma ti
vuole raccontare come li cucinerà… e
soprattutto tu ti dovrai mostrare entusiasta)… però non è neanche un’isola di
felice solitudine
( definire la solitudine felice mi fa capire che devo ancora
disintossicarmi dai suddetti 25 anni) …ci sono i rappresentanti… i grossisti i…
gli amici che fanno un salto… i vicini che sono rimasti senza burro e i
passanti che sono passati proprio mentre tiravi fuori le brioches dal forno… e,
attirati da una forza invisibile, si ritrovano a offrire qualsiasi cifra pur di
fermare quell’improvviso eccesso di salivazione!!!! Gli amici non sono presenti
in maniera costante… anzi le visite amichevoli le definirei più stagionali… sono
rare in alcuni casi perché trattandosi di veri amici capiscono che ci sono
momenti in cui è meglio evitare anche per la propria salute… (provate voi ad
entrare in piena estate in un laboratorio dove il pasticcere ( già nervoso di
suo) è almeno da un mese che dorme 5 ore scarse e le restanti 19 le passa
attaccato ad un fornello a friggere bomboloni).
In altri casi invece le visite
amichevoli raddoppiano se non triplicano… generalmente nel periodo autunnale e non si tratta di veri amici ma di veri amici
bastardi che simpaticamente passano verso metà mattina per comprarsi un pezzo
di focaccia e approfittarne per farti vedere il cestino di funghi che hanno
appena finito di raccogliere!!! giuro, nel mese di ottobre non è passato giorno
che non si sia presentato qualcuno a far vedere funghi o immagini sul cellulare
di funghi ( nessuno mi toglie dalla mente che siano sempre gli stessi
fotografati in diverse fogge).
Comunque tutto ciò per giustificare il fatto di aver
aspettato la fine del periodo “caldo” per postare questa torta…non ne potevo
più di professionisti del fungo dove la raccolta più scarsa era di almeno 10
kg ( vogliamo parlare un secondo di come fa un ultra settantenne a trasportarsi
10 kg…. Dico 10 kg di funghi… per i nostri boschi che non sono prettamente in piano
e neanche tanto puliti?). e probabilmente è per lo stesso motivo che il mio
protagonista non solo non vede il megafungo che ha davanti ma ha anche uns impatico cane
che ne approfitta per marcare il territorio!!!!
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