I miei primi vent’anni di vita sono stati una continua attesa…
ho aspettato con ansia i quattordici anni per poter avere il motorino….una
volta placata la voglia di due ruote è cominciata quella ancora più urgente
delle quattro ruote e quindi dei diciotto anni… poi quella del lavoro e dei
primi soldini miei miei.
Dopo l’indipendenza economica l’attesa per quella abitativa… ci avevo già provato a vent’anni
ma i miei si erano fermamente opposti… troppo giovane ( e forse tutti i torti
non li avevano) ma a venticinque basta….
Vado a vivere da sola! E da lì non ho
capito bene cosa è successo ma so solo che ho smesso di aspettare ed ho
iniziato ad inseguire… in un batter d’occhio sono arrivati i trenta… mentre
finivo di spacchettare i regali del compleanno dei trentacinque le mie amiche
mi portavano in ferie in camper per la toscana a festeggiare i quaranta…. Ed ora
sono qui che devo usare il tasto backspace per correggere visto che i prossimi
non sono 43 ma 44!!!!
Luca è appena all’inizio, ma visto il tema che ha chiesto
per lui la sua “tutor” Elisa mi sa che lo spirito sia lo stesso mio… non vedeva
l’ora che arrivassero i diciotto anni per poter finalmente decidere della sua
vita …. Qualcuno effettivamente glielo dovrebbe dire che è una pia illusione…
che della tua vita difficilmente decidi tu…ma, generalmente, decidono il caso,
le circostanze, il datore di lavoro, la fidanzata,il tempo, lo stato etc etc…
ma anche se qualcuno glielo dicesse probabilmente non ci crederebbe. Quindi
Luca… ecco la tua gabbia ed ecco la tua libertà… goditela tutta!!!!!
Ah... quante gabbie, apparentemente invisibili, circondano quella appena aperta da Luca. E' come una matryoshka, attorno ad una gabbia ce n'è una più grande. Hai detto bene tu, Chicca... scuola, genitori, fidanzata, capoufficio, datore di lavoro, moglie, sindaco, Stato... mondo!
RispondiEliminaA volte, raggiunto un certo equilibrio, bisognerebbe saper stare dentro una gabbietta senza tirar fuori la testa, in tranquillità come all'interno di un comodo guscio protettivo. A volerne uscire a tutti i costi infatti, certe volte, ci si può far male.
A presto :)
Flavio
Sante parole... in fondo nella mia gabbietta non avrei neanche bisogno di tante cose... cibo, televisione e una infinita scorta di pasta di zucchero.... ah... mio marito ovviamente!!!!!
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