sabato 2 luglio 2011

La mia prima torta




Questa è la mia prima torta…. Come base è una normalissima torta sbattuta farcita con camy cream, una crema fatta con mascarpone, latte condensato e panna trovata su cookaround… il sito di cucina… (era un periodo monotematico,cook…cook…cook… e basta!!!!). L’occasione era un po’ particolare, nel senso che non so quanti di voi abbiano un parente pescatore, ma soprattutto non so quanti abbiano un parente pescatore talmente malato di pesca da partire e andare a pescare squali… beh io ce l’ho… ed è mio fratello… anche abbastanza stretto come parente! Comunque lui e il suo amico Rudy decidono di andare in Africa a pescare squali e quando tornano si cena tutti assieme per festeggiare il lieto evento ( non so se quello della pesca riuscita o quello del fratello ritornato sano e salvo) comunque visto che ormai era più di un mese che guardavo in internet miliardi di fotografie di torte stupende quale migliore occasione per provare finalmente a farne una…. Devo essere onesta… avrei festeggiato anche la pesca di una trota pur di cimentarmi! Cosa mi ricordo di più di questa torta? La panna… nella farcitura c’è panna, sopra la torta, sotto la copertura di pasta di zucchero occorre mettere qualcosa, che può essere marmellata, crema al burro o panna, in questa c’è proprio lei, la panna…. Infine l’effetto mare in tempesta è fatto con gelatina colorata di blu e … sempre lei … panna! L’esperienza è una bella cosa… soprattutto impari a dosare, a capire quali sono veramente i tuoi bisogni, ma all’epoca esperienza 0 e i miei bisogni erano tanti, esagerati, come esagerata è stata la quantità di panna che ho pensato potesse servirmi…. 3 KG…. E tutta montata!! Nel senso che sarebbe stato troppo semplice comprare confezioni da mezzo kg, cominciarne a montarne uno e all’occorrenza passare al secondo… troppo semplice, io ho comprato tre kg di panna da pasticceria e l’ho montata tutta! Ne ho usata un ventesimo per la farcitura , 2 ventesimi per la copertura e mezzo ventesimo per l’acqua ( altra esperienza… la panna lasciata lì per un po’ diventa na ciofeca… infatti nel tentativo di rivitalizzarla montandola di nuovo mi è impazzita dando quell’effetto mare in tempesta tanto piaciuto ai commensali!) E i restanti sedici ventesimi direte voi? Stefano. Mio marito è uomo estremamente morigerato, non si mangia fuori pasto, non si dicono le parolacce, non si portano i calzini corti e alla sera si va a letto presto… ma con un grande amore: la panna montata… se gliela avessi messa davanti a tavola probabilmente dopo due cucchiaini avrebbe detto “basta, poi esagero”. Ma le esche vanno messe bene e io ho lasciato il contenitore “abbandonato” in cucina con dentro il cucchiaio… quello grosso…. Pronto all’uso. Lui c’è cascato come una pera matura, ogni passaggio una cucchiaiata ( rubata, secondo lui, e quindi ancora più buona) e a fine giornata il problema della panna era risolto!




P.S. se qualcuno avesse avuto dei dubbi sulla veridicità della storia della pesca agli squali eccone la prova fotografica...sappiate inoltre che lo squalo in questione dopo essere stato fotografato per tutti i versi e in tutte le posizioni poi è stato rimesso in mare...

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